domenica 4 novembre 2018

Codeweek 2018


Imparare …giocando!
Dopo l’attestato di partecipazione e la mail ricevuta con i complimenti per la partecipazione attiva al CodeWeek EU, siamo qui a raccontare parte di ciò che è stato “vissuto” dai nostri alunni in queste due settimane di CodeWeek. Una breve presentazione mostrerà gli alunni impegnati nelle diverse attività di Coding.
Raccontiamo solo in parte perchè l’esperienza diretta non la si può descrivere attraverso le parole o le foto.
Come già lo scorso anno, il nostro I.C. attento all’affermazione del PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale) si è impegnato nella formazione dei docenti e nella organizzazione di attività legate al digitale e al Coding.
Dagli alunni della Scuola Secondaria di Primo grado, passando per i bambini dei due plessi della Scuola Primaria fino ad arrivare alla scuola dell’Infanzia, in queste due settimane, tutti sono stati impegnati in attività di Coding di diverso tipo. Si parte dal coding unplugged, al Coding a Quadretti, al Coding alla LIM o a quello sul PC (grazie ai materiali resi disponibili gratuitamente sulla piattaforma code.org) fino al Coding fisico, motorio, in spazi aperti per giungere alla programmazione di piccoli robot come la Beebot o Il mio Primo robot.
Molti docenti della primaria e della secondaria hanno inizialmente, iscritto le proprie classi su studio.code.org  e creato eventi nominativi sul sito del Codeweek europeo. Successivamente hanno proceduto ad iscrivere singolarmente gli studenti che hanno ricevuto una password personale che ha consentito loro l’accesso agli eventi creati e alle attività online programmate dal docente.

La scuola dell’Infanzia, nell’ottica di un curricolo verticale in continuità con la scuola primaria e la secondaria di primo grado, ha attivato vari progetti di Coding per:
  • apprendere il pensiero computazionale;
  • acquisire competenze logico matematiche;
  • sviluppare competenze collaborative;
  • apprendere tramite l’autocorrezione e la gestione autonoma delle attività;
  • allenare la capacità di astrazione;
  • risolvere problemi.

Gli alunni imparano a decodificare algoritmi, a ragionare, cercare soluzioni, migliorano la relazione perchè molte attività sono strutturate per gruppi o a coppia, programmano percorsi-movimenti-strumenti-piccoli dispositivi elettronici, eseguono o forniscono comandi, cercano strategie e soluzioni per attivare percorsi o movimenti.

… Non è facile definire cosa sia il coding. Potremmo dire che è quel processo che permette di fornire ad una macchina o ad un individuo tutte le istruzioni necessarie per portare a termine un compito ben preciso.
Il pensiero computazionale è una importante skill trasversale che tutti noi dovremmo sviluppare che aiuta a sviluppare competenze logiche e capacità di risolvere problemi in modo creativo ed efficiente.
E’ insomma lo strumento che ci consente di passare da un’idea al procedimento per realizzarla.
Va però ben oltre la tecnologia, la sfrutta sì, ma è indipendente da essa.
Si tratta di utilizzare la creatività e la capacità di risolvere problemi per sfruttare le reali possibilità di un computer e non viceversa.
Capire i principi sottesi al funzionamento delle nuove tecnologie significa quindi acquisire gli strumenti necessari a comprendere le procedure per la risoluzione dei problemi e divenire inventore attivo e non passivo delle soluzioni.
L’apprendimento si sposterà quindi sul “perchè?” e non sul “come?” o sul “che cosa?”.
La metodologia di insegnamento prevede un approccio ludico, dove la sperimentazione e il learning by doing la fanno da padroni.

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